Definizione:
La necrosi asettica o avascolare della testa del femore, anche nota con il nome di Morbo di Legg-Calvè-Perthes, è una condizione patologica caratterizzata da un’ischemia locale, non infiammatoria, seguita da una deformazione di grado variabile della testa e del collo del femore.
Causa e razze colpite:
I cani di taglia piccola ed i toy sono particolarmente predisposti.
Considerando la forte predisposizione di razza, si pensa che i fattori ereditari giochino un ruolo preponderante nello sviluppo della malattia, e la causa genetica del morbo di Legg-Calvè-Perthes potrebbe risiedere in un gene autosomico recessivo; questo è stato attualmente confermato in alcune razze, come i barboncini miniature ed i West Highland White terrier.
La maggior parte dei pazienti che vengono portati dal veterinario a causa di questa patologia hanno meno di un anno di età.
Sintomatologia:
In alcuni casi, soprattutto all’esordio, la sintomatologia può essere leggerissima e sporadica, anche se generalmente è presente una zoppia di grado variabile. Quest’ultima può essere cronica ed intermittente, anche se nei casi più gravi si può avere un esordio sintomatologico acuto con zoppia di IV grado (l’animale non poggia la zampa a terra).
Durante l’esame ortopedico il segno più eclatante è rappresentato dal dolore alla palpazione ed alla manipolazione dell’anca, accompagnato spesso da atrofia del gruppo dei muscoli della gamba. Successivamente, è importante confermare i propri sospetti eseguendo un semplice esame radiografico: nelle fasi iniziali della malattia si riscontra generalmente un incremento della densità ossea a livello dell’epifisi della testa femorale, cui fa seguito la presenza di segni di radiotrasparenza nella testa del femore. Nelle fasi successive, le radiografie mostrano un tipico appiattimento della testa del femore, oltre al collasso ed all’ispessimento del collo femorale (che nei casi più gravi può anche essere fratturato).
Terapia:
La necrosi asettica della testa del femore porti ad un progressivo sviluppo di OA a livello dell’articolazione coxo-femorale. Per questa ragione, pur potendo affrontare la patologia con un trattamento di tipo conservativo (rappresentato principalmente da riposo e somministrazione di farmaci antinfiammatori ed analgesici), va detto che tale approccio ha un successo inferiore al 20%. Al contrario, il trattamento chirurgico consistente nell’ostectomia della testa e del collo del femore, è un’alternativa assolutamente consigliata.
Considerando che la patologia colpisce solo cani toy, quindi leggerissimi, l’intervento chirurgico porta a remissione della sintomatologia e ad una buona funzionalità dell’arto operato.
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